GLI ALUNNI STRANIERI NEL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO A.S. 2014/2015
La presente pubblicazione fa riferimento a dati aggiornati al 31/07/2015.
Importante è l’inizio di una proficua collaborazione fra i mondi della ricerca e studio CISL e le altre Agenzie e Associazioni presenti oggi con l’Amministrazione scolastica del Lazio, sul tema dell’inclusione scolastica degli alunni stranieri, questione assai complessa e di grande interesse e attualità, purtroppo, per i disagi che comporta e che sono a tutti noi noti. Il mondo della scuola ha sempre riconosciuto l’importanza del diritto allo studio per tutti sin dall’origine della nostra Repubblica e da allora non ha mai smesso di affrontare le diverse questioni legate alla povertà, marginalità sociale e oggi maggiormente legate alla multiculturalità. Problemi presenti nelle nostre aule e che costantemente vengono risolti grazie alle grandi e serie professionalità di docenti e dirigenti scolastici, capaci anche di impegno professionale educativo costante e in raccordo solidale con le associazioni del terzo settore, associazioni culturali e del volontariato, con le quali riescono proficuamente a collaborare in favore di un intervento globale a favore di una educazione attenta alla cittadinanza democratica e interculturale ad ogni età scolare.
Così facendo la scuola italiana continua a garantire garantisce il rispetto costituzionale sancito dall’art.3, che rappresenta uno dei principi più significativi della Costituzione Repubblicana: esso è il portato dei valori che discendono dalla rivoluzione francese (Liberté, égalité et fraternité) e dalla Dichiarazione universale e dei diritti dell’uomo. Al comma1 sancisce l’uguaglianza sul piano formale, e al comma2 riconosce l’uguaglianza in termini sostanziali, assegnando allo Stato il compito di attivarsi per rimuovere ogni genere di barriera (naturale, sociale ed economica) che non consentirebbe a ciascuno di realizzare pienamente la propria personalità.
Da qui bisogna partire per comprendere il fine della raccolta dati del MIUR, che si sofferma sulla situazione degli alunni stranieri in Italia. Conoscere le dimensioni del fenomeno serve poi riuscire a decidere il meglio in termini di cosa fare e come agire in favore dell’inclusione a scuola per tutti.
L’indagine statistica su Gli Alunni stranieri nel sistema scolastico italiano del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ( disponibile on line) dell’anno scolastico 2014/2015 evidenzia l’incremento degli studenti con cittadinanza non italiana di circa 3.000 unità, per un numero complessivo di 805.800 alunni abbastanza stabile. Tale rilevamento è anteriore all’applicazione della legge 107/2015, pertanto, va ritenuto datato e circoscritto ad una realtà che si spera possa migliorare dopo il 2016, con l’attuazione della riforma.
Nel 2015 la percentuale degli alunni con cittadinanza non italiana, sul totale degli studenti, rimane pressoché costante (9,2%) ma, diminuiscono gli alunni stranieri nella scuola dell’infanzia e nella scuola secondaria di primo grado, mentre aumentano quelli frequentanti la scuola primaria e la scuola secondaria di secondo grado. In forte crescita è invece la quota di alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia: si va consolidando il “sorpasso” delle seconde generazioni, seppure con una minor incidenza rispetto ad un anno fa, con un incremento del 7,3% contro l’11,8% del 2013/2014. In totale, gli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia rappresentano il 51,7% del totale degli alunni stranieri e dai dati emerge che il sorpasso ancora non riguarda la scuola secondaria di secondo grado (18,7%). È in aumento anche la variazione degli alunni entrati per la prima volta nel sistema scolastico italiano. Invariato rispetto allo scorso anno è l’ordine dei Paesi di provenienza per numero di presenze di alunni stranieri e all’apice della classifica si trova la Romania seguita da Albania, Marocco, Cina, Filippine, Moldavia, India, Ucraina, Perù e Tunisia. Anche per l’anno scolastico 2014/2015, la regione italiana che ospita nelle proprie aule il numero maggiore di alunni con cittadinanza non italiana è la Lombardia, con 201.633 studenti che però, se raffrontata con le altre regioni in termini percentuali, scende al secondo posto superata dall’Emilia Romagna che registra un’incidenza maggiore di studenti con cittadinanza non italiana sul totale, pari al 15,5%.
Cosa accade nel Lazio?
Nel Lazio si registra una maggiore presenza di alunni rumeni (38,9%) rispetto alle altre nazionalità (Tav.13).
Le famiglie immigrate prediligono iscrivere i propri figli ad una scuola statale e il divario tra la scelta di una scuola statale e non statale da parte degli alunni stranieri, rispetto a quelli italiani, va aumentando nel tempo. Nell’anno scolastico 2014/2015, in particolare, osserviamo che l’8,9% degli studenti con cittadinanza non italiana frequenta una scuola non statale, contro il 12,3% degli alunni italiani(Tav. 6).
Interessanti anche i dati che riguardano le scelte dei percorsi scolastici nella scuola secondaria di II grado. Infatti, si osserva che nel 2014/2015 è avvenuto come su scala nazionale, un deciso sorpasso dell’istruzione tecnica rispetto a quella professionale grazie agli alunni stranieri nati in Italia e di cui, dei nati in Italia il 36,3% sceglie l’istruzione tecnica e il 28,2% l’istruzione professionale; degli stranieri nati all’estero, invece, il 36,8% sceglie l’istruzione tecnica e il 39,3% quella professionale (Tav. 8).
Guardando al successo scolastico dei bambini stranieri, pur rimanendo più difficile e a volte più lungo di quello dei compagni italiani, si riscontra una diminuzione del valore percentuale del ritardo, diminuendo il valore sia per gli alunni con cittadinanza non italiana (34,4%) che italiana (10,9%). (Graf. 9).
Tavola 10 – Numero di scuole per percentuale di presenza di alunni con cittadinanza non italiana e per regione (valori assoluti e percentuali) – A.S. 2014/2015 il Lazio ha in Totale n. 4574
Tavola 11 – Classi con oltre il 30% di presenza di alunni stranieri in totale e nati all’estero, per regione e ordine di scuola – Scuola statale (valori percentuali) – A.S. 2014/2015 DATI LAZIO : totale 4,2/ nati estero 0,2-Secondaria 2,7/ nati estero 0,4- Secondaria Sup. 1,1/nati estero 0,8- Totale generale 2,9/ nati estero 0,5
Tavola 12 – Alunni con cittadinanza non italiana per i primi Paesi di provenienza e per regione (valori percentuali) – A.S. 2014/2015 DATI LAZIO: ( Filippine 21,0- Romania 19,2 – Perù 13,2 – Moldavia 10,0 – Ucraina 9,6 – India 8,4 – Cina 5,9 – Tunisia 4,5 – Albania 4,1 – Marocco 2,1 – 8,8 Altri Paesi.
Tavola 13 – Alunni con cittadinanza non italiana per i primi Paesi di provenienza e per regione (composizione percentuale) – A.S. 2014/2015 DATI LAZIO: ( Romania 38,9- Albania, 5,8- Marocco 2,7- Cina 3,2- Filippine 7,1- Moldavia 3,2- India 2,7- Ucraina 2,4- Perù 3,1- Tunisia 1,0- Altri Paesi 30,0-) nel Lazio si registra una maggiore presenza
di alunni rumeni (38,9%) rispetto alle altre nazionalità (Tav.13).
Tavola 15 – Comuni con maggior presenza di alunni con cittadinanza non italiana per i primi Paesi di provenienza (valori percentuali) – A.S. 2014/2015 DATI LAZIO