“A differenza degli ultimi anni – proseguono la Cisl Lazio, la Cgil di Roma e del Lazio e la Uil del Lazio – nel 2021 gli stanziamenti sono sufficienti a coprire l’intero anno dando così certezze anche per il 2022 e continuità di erogazione ai soggetti percettori. Sul capitolo politiche attive, oltre alla presa in carico dei destinatari della misura da parte dei Cpi per la ricerca intensiva di lavoro sulla base delle competenze maturate e sull’età anagrafica, le parti si sono date appuntamento entro la fine del mese per sperimentare modelli di politiche attive specifiche per coloro che raggiungono il requisito della pensione entro due anni – aggiungono -. Le parti inoltre, ognuno per le proprie competenze, si impegneranno per favorire la collocazione lavorativa utilizzando anche la formazione quale strumento di reinserimento lavorativo. Nei prossimi mesi continueremo a impegnarci per migliorare la norma che finanzia la mobilita in deroga nelle aree di crisi complessa, per evitare che chi ha l’opportunità di svolgere lavori con contratti a termine non venga penalizzato”, concludono i sindacati.