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Coppotelli: “Stazione Tav a Ferentino unica opera che può determinare il salto di qualità del territorio. Orgogliosi che la nostra proposta sia stata fatta propria da tutti”

La realizzazione di una Stazione dell’Alta Velocità a Ferentino è l’unica opera infrastrutturale in grado di rilanciare questo territorio. Molti la paragonano alla costruzione dell’autostrada nei decenni passati e penso che non sbaglino. La Cisl insiste da sempre su questo progetto e siamo orgogliosi che nel corso del nostro recente convegno sulle opportunità per il Lazio il Governatore Francesco Rocca l’abbia definita un’opera non negoziabile, aggiungendo che occorrerebbero 100 milioni di euro nella legge Finanziaria per poterla “scaricare a terra”. In tanti sono intervenuti, a sostegno di un simile scenario. A dimostrazione che come Cisl Lazio abbiamo individuato le tematiche giuste e sentite.
Adesso bisogna insistere, senza disperdere le forze, anzi unendole per il superiore interesse del territorio. Lasciando da parte tentazioni campanilistiche che avrebbero come unico effetto quello di diminuire il peso politico e la determinazione.
La Stazione Tav nell’area tra Ferentino e Supino sarebbe a 800 metri dal casello di Ferentino e praticamente all’imbocco dell’autostrada Ferentino-Frosinone-Sora. Era già stata individuata in quella zona negli anni passati, per una ragione evidente: si trova sul tracciato e ha una posizione logistica invidiabile. Sia per quel che riguarda il traffico dei passeggeri che per quello delle merci. La Stazione dell’Alta Velocità collegherebbe la provincia di Frosinone al Nord Italia e all’Europa. Sotto ogni punto di vista. Con effetti benefici immediati. Inoltre, particolare non trascurabile, sorgerebbe nel cuore dell’area industriale di questo territorio. Rappresentando un fulcro insostituibile per le aziende, specialmente per le eccellenze del chimico-farmaceutico.
Le due fermate istituite a Frosinone e a Cassino sono assolutamente insufficienti per un salto di qualità. Intanto perché il Treno Superveloce ferma una sola volta all’andata e una sola volta per il ritorno. In secondo luogo nel tratto tra Sgurgola e Supino viaggia sulla tratta ordinaria, con le velocità ordinarie. Con una Stazione Tav dedicata cambierebbe tutto. In termini di numero delle corse e di tutto il resto. Rappresenterebbe anzi un’opera di bacino alla quale guarderebbero anche gli utenti della provincia di Latina, del Molise e dell’Abruzzo. Un’opera non negoziabile ha voluto definirla il presidente Francesco Rocca.
Un’opera che fa parte da sempre, nero su bianco, del programma della Cisl Lazio. Adesso si tratta di insistere e di presentarsi da “squadra” ai tavoli che contano. Specialmente nel confronto con Ferrovie dello Stato.